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Si è tenuto a Roma il V e VI modulo del corso di Alta Formazione Professionale Edusima

Nelle giornate del 5 e 6 ottobre si sono riuniti al Centro Congressi Cavour circa 150 audioprotesisti provenienti da tutta Italia per partecipare al V e VI modulo di Formazione Professionale, un appuntamento intenso e ricco di spunti tecnico-teorici fondamentali per l’esercizio della professione.

Una delle principali novità introdotte durante il corso è stata l’approfondita trattazione della fisiologia cocleare, riconosciuta come fondamento essenziale del ragionamento audio-protesico ai fini dell’applicazione del fitting indipendente M-RLRT Edusima (metodo Real Life in Real Time), che prevede lo studio della capacità uditiva residuata e del possibile beneficio protesico-applicativo, allontanandosi da una tradizionale formazione di spiccato orientamento prodotto-centrico.

Il focus è stato interamente rivolto al ragionamento clinico/tecnico del professionista sanitario piuttosto che al prodotto da applicare e alle aspettative tecnologiche derivanti dallo stesso, talvolta tradite da aspetti fisiologici funzionali dell’orecchio affetto da ipoacusia.

La modalità di formazione in presenza ha ulteriormente incentivato la partecipazione attiva e l’interazione tra i colleghi, indice di un vivo interesse per un metodo psicometrico innovativo, proposto durante il corso da Edusima.

Un approccio indipendente, più sobrio, ha permesso ai partecipanti di affinare competenze che pongono al centro il valore del professionista e le sue competenze: il team Edusima ritiene che il vero protagonista debba essere il Tecnico Sanitario Audioprotesista che dovrebbe basare il suo intervento professionale su conoscenze solide e indipendenti da interessi commerciali, secondo una nuova visione che lo collochi al servizio del cittadino ipoacusico e non al servizio della tecnologia, confinando la stessa ad un importante mezzo con cui esercitare la professione.

Le due giornate del corso hanno offerto numerose occasioni di riflessione, contribuendo a delineare le competenze tecniche essenziali che un audioprotesista deve possedere.

Un elemento chiave emerso è la necessità di valorizzare il contributo intellettuale del professionista rispetto alla più semplice fornitura del dispositivo: le moderne protesi, con i loro automatismi basati su algoritmi statistici, rappresentano sì un miglioramento dal punto di vista della performance tecnologica, ma non sono in grado di considerare le condizioni oggettive/soggettive di ogni singolo paziente. Tali condizioni, variabili sia dal punto di vista audiologico che percettivo e motivazionale, richiedono un approccio individualizzato, lontano da standardizzazioni generalizzate.

Il V modulo, tenutosi sabato 5 ottobre, ha visto la partecipazione del gruppo di Hörzentrum Oldenburg gGmbH, rappresentato dalla M.Sc. Giulia Angonese e dal Dr.re.nat. Thomas Wittkop. I due professionisti hanno trattato temi legati agli esami audiometrici vocali  e adattivi (Matrix Test), oltre ad accennare alla loro ricerca sul True Loudness, un approccio che condivide molte affinità teoriche con il metodo Edusima. Il modulo ha proseguito con un intervento magistrale del Dott. Marzullo (specialista ORL della ASL di Latina con esperienza di prescrittore INAIL nei casi di tecnopatia da rumore), che ha evidenziato l’importanza della fisiologia cocleare come base indispensabile per la pratica audioprotesica, approfondendo la distinzione, per una corretta individuazione del deficit uditivo neurosensoriale in relazione al possibile coinvolgimento delle cellule ciliate interne (OHI) o di quelle esterne (OHE) o del coinvolgimento di entrambe le strutture.

A rendere ancora più pratico il percorso formativo, è stata presentata una sessione video in cui un paziente partecipava ad una seduta di riabilitazione uditiva eseguita dal Prof. Massimo Sitzia e dalla D.ssa Alessia Cerroni. Questo momento ha permesso ai partecipanti di chiarire dubbi sugli aspetti operativi del metodo di fitting, oggetto di ulteriore approfondimento nel successivo VI modulo del corso.

Domenica 6 ottobre, infatti, sono stati approfonditi temi essenziali del ragionamento audioprotesico. Il Dott. Lorenzo Notarianni ha presentato una lezione dettagliata sulla risonanza del condotto uditivo, sugli effetti dell’occlusione e sulle strategie per contrapporre il fenomeno dell’autofonia causata prevalentemente da errati sistemi di accoppiamento e da equalizzazione del segnale non ottimali. Inoltre, sono stati illustrati nel dettaglio rilevamenti psicometrici come il TEN Test (per il rilevamento delle aree cocleari morte) e l’ANL Test (per la determinazione del livello di rumore accettabile), generando un ampio dibattito tra i partecipanti, stimolando curiosità e spunti di riflessione ai fini del migliore approccio amplificativo/equalizzativo utile alla corretta interpretazione della dinamica uditiva residuata nei pazienti affetti da ipoacusia.

Un prezioso contributo è arrivato dal Dott. Antonio Granata, che ha istruito i discenti su come utilizzare il potenziale tecnologico della strumentazione Natus ai fini delle misure da rilevare e necessarie per la corretta esecuzione del metodo di fitting Edusima.

Nel tardo pomeriggio, in chiusura di giornata, sono stati presentati casi clinici trattati con il fitting M-RLRT e illustrati sapientemente dai docenti D.ssa Silvia Catanese, D.ssa Alessia Cerroni, Dott. Giorgio Pagnotta, Dott. Gaetano Lauritano e Dott. Gabriele Nucera.

In questo segmento formativo è stata dimostrata l’efficacia dell’approccio sartoriale, ribadendo l’importanza della personalizzazione in relazione ai diversi deficit uditivi, analizzando aspetti audiologici, personali e motivazionali del cliente assistito.

Il progetto formativo si è dimostrato come un’esperienza unica, fornendo ai partecipanti strumenti concreti e indipendenti nell’affrontare con successo le sfide quotidiane nell’esercizio della professione sanitaria di Audioprotesista.

La partecipazione attiva e l’interesse dimostrato dai colleghi sono un segno tangibile di quella crescita professionale che gli audioprotesisti intendono compiere nel rispetto delle persone ipoacusiche e della stessa professione.

2 commenti su “Si è tenuto a Roma il V e VI modulo del corso di Alta Formazione Professionale Edusima”

  1. Contento di aver partecipato.
    Contento di sapere che altri colleghi riconoscono la ns professione come un aiuto in più alle persone ipoacusiche, e no il prodotto come merce da vendere.
    Il metodo EDUSIMA, mi ha dato nuova spinta per continuare la mia professione, ormai un po’ spenta , dalla visione del solo prodotto da Piazzare.
    Grazie!!

  2. Approccio innovativo, efficace e sartoriale. Contento e grato di avervi preso parte. Un lodevole apprezzamento per i docenti coinvolti e per l’approccio suddetto che è orientato, prima di tutto, all’operato del Tecnico Audioprotesista e all’attenzione per l’assistito.

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